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Formazione e Servizi

Formazione

Servizi

  • Psicoterapia Adulta

  • Psicoterapia Coppia

  • Psicoterapia Familiare

  • Psicoterapia Corporea

 

inoltre

  • narcisismo

  • lutto

  • autismo

  • Sostegno alla genitorialità

  • Coordinamento d'equipe

  • Liceo Classico

  • Laurea in Psicologia Clinica

  • Laurea Specialista Psicologia Clinica e di Comunità

  • Diploma di Specializzazione in Psicoterapia Familiare Relazionale

  • Master Intercorporeità nel Sistema Terapeutico

  • CTU, CTP

  • Iscritta all'Ordine Psicologi Veneto n. 9733

  • Iscritta all'Ordine Psicoterapeuti del Veneto

  • Madiatrice Familiare in formazione

"Noi siamo le nostre scelte"

[J. P. Sartre]

Psicoterapia sistemica relazionale 

La psicoterapia sistemica familiare e relazionale considera l'individuo come parte di un sistema e analizza le dinamiche al suo interno.

Le difficoltà vengono lette come espressione di disfunzioni relazionali ed il disagio come derivante dall'intero contesto. Il percorso terapeutico consente cambiamenti profondi rispetto ai ruoli, ai conflitti, alle dinamiche all'interno del sistema stesso e nelle modalità comunicative.

E' possibile lavorare con il singolo, con la coppia o con l'intera famiglia.

L'obbiettivo ultimo è identificare, attivare e rafforzare le risorse.

Attraverso i miei studi specialistici in psicogenelaogia, presto particolare attenzione all'indagine della trasmissione non solo intergenerazionale ma transgenerazionale, ovvero quella su più generazioni ... "a volte lontane nel tempo, di ciò che nel sistema è tenuto segreto, non detto, non conosciuto o che non può nemmeno essere pensato"; spesso scopriamo come eventi traumatici, non digeriti o non risolti, pesino sulle generazioni, in modo tanto più attivo perché silenzioso, causando dolore e segnando destini.

Ti supporterò, portando alla luce ciò che è rimasto incompiuto, per comprendere ed utilizzare al meglio la tua eredità psichica.

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Psicoterapia Corporea

La mia formazione specialistica riflette il desiderio di comprendere come l'anima ci parli attraverso il corpo.

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Ho conseguito un master biennale sull'intercorporeità nel sistema terapeutico: quando si parla di corpo in terapia, l'oggetto di interazione si sposta da un corpo "oggetto", fatto di muscoli ed articolazioni, ad un corpo "emozionale", pulsionale, richiedente e dialogante con l'altro.

Non parliamo solo del corpo del paziente, in quanto l'incontro clinico è sempre anche "l'incontro di corpi": corpo del paziente, corpo della coppia, corpo familiare, corpo del terapeuta.

Ecco dunque che il corpo si configura come via prescelta dalla psiche per dire l'indicibile, per sbloccare il blindaggio emozionale.

Il corpo diventa strumento per cogliere l'essenza della sofferenza e via maestra per la sua elaborazione e cura.

Questa terapia consente di non usare la parola, permettendo di spostare l'attenzione sul "dialogo tonico" che sempre accompagna e sottende ogni comunicazione umana e scorre tra i "corpi emozionali ".

Usufruendo della dimensione pre verbale dell'esperienza, permette il riemergere degli schemi affettivo-motori e ne può ripristinare la tendenza allo sviluppo e la funzionalità.

La dimensione di gioco prevale in questa modalità terapeutica ma occorre far attenzione a non sottostimarne gli effetti: si arriva in profondità nei vissuti, in modo intimamente vero, autentico, nutritivo, permettendo spesso l'accesso a memorie antiche. 

Il corpo sente, non mente e arriva all'essenza di ciò che è.

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Riflessione sul valore del sintomo

Contrariamente a quanto si è soliti credere, il sintomo è prezioso.

Esso ci chiama a guardare in profondità, a portare luce in zone d'ombra, a risolvere, comprendere. La mia è una visione psicosomatica, sistemica, energetica del sintomo, in cui quest'ultimo si configura- se analizzato, accolto e compreso- come opportunità di guarigione.

Policardo ci insegna che "un sintomo è soprattutto un codice sistemico, un modo di appartenere alla nostra famiglia, un compito che portiamo avanti".

Cosa vuole dirci il sintomo? Di chi ci parla? Perchè proprio ora, proprio a te? Le malattie esistono perchè esistono le ralazioni; particolarmente quelle conflittuali , non risolte, sospese. Per risolvere occorre occuparsi e integrare la relazione a cui fa riferimento.​

Il terapeuta

La relazione terapeutica è una co-costruzione di relazione in cui si entra in risonanza l'uno con l'altro.

Nella mia decennale esperienza clinica ho compreso che la terapia risulta fruttuosa nel momento in cui il terapeuta mette sè stesso ed il suo essere più profondo nella relazione con il paziente; ascoltando la propria regolazione interna ed entrando in contatto con la regolazione interattiva che si crea nel processo.

Il professionista darà significato a ciò che emergerà nella co-relazione e la restituirà all'altro; in questo modo aiuterà il paziente e contemporaneamente evolverà con esso.

L’inquadramento teorico,  lo studio continuo della clinica, di tecniche e di strumenti, anche se fondamentali, non vanno scissi dalla relazione che si crea con il terapeuta.

Pertanto l'uso che il professionista farà del proprio sé e la sua coerenza interna avranno fondamentali risvolti nell'esito della terapia stessa.​

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